Una valle, mille volti.
La Val Mesolcina

La Val Mesolcina è un importante collegamento tra nord e sud, caratterizzato da paesaggi variegati e un clima mite. Dalla pianura di San Vittore, a 260 metri, fino alle vette alpine del Pizzo Tambo a 3.270 metri, offre attività per tutte le stagioni: sci, escursioni, sport acquatici e momenti di relax immersi nella natura e nella storia del territorio.

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Da sapere
Paesaggio | La Val 𝗠𝗲𝘀𝗼𝗹𝗰𝗶𝗻𝗮 si estende dal fondovalle di 𝗦𝗮𝗻 𝗩𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 (260 m s.l.m.) fino al 𝗣𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗧𝗮𝗺𝗯𝗼 (3.270 m s.l.m.). Il 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗼𝗲𝘀𝗮 attraversa la valle da nord a sud. Nella parte alta, il paesaggio è caratterizzato da 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗴𝗹𝗮𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝘁𝗼𝗿𝗯𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗽𝗶𝗻𝗲 e 𝗹𝗮𝗴𝗵𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗻𝗮 dalle acque cristalline come il 𝗟𝗮𝗴𝗵 𝗠𝗼𝗲𝘀𝗼𝗹𝗮 e i 𝗟𝗮𝗴𝗵𝗶𝘁 𝗱’𝗔𝗿𝗱𝗲𝗶. La valle offre ampi spazi per la natura, panorami aperti e attività all’aria aperta per ogni stagione. |
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Storia | La storia della Val Mesolcina affonda le sue radici molto lontano: ritrovamenti archeologici a 𝗥𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲𝗱𝗼, 𝗠𝗲𝘀𝗼𝗰𝗰𝗼 e 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝗲𝗱𝗮 dimostrano che la valle era già abitata in epoca bronzata. Successivamente, la regione entrò a far parte dell’ 𝗜𝗺𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗥𝗼𝗺𝗮𝗻𝗼, che utilizzava il 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗮𝗻 𝗕𝗲𝗿𝗻𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗼 come via strategica attraverso le Alpi. Nel Medioevo, il controllo della valle passò ai 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲 𝗦𝗮𝗰𝗰𝗼. Nel 𝟭𝟰𝟴𝟭 il dominio venne assunto da 𝗚𝗶𝗮𝗻 𝗚𝗶𝗮𝗰𝗼𝗺𝗼 𝗧𝗿𝗶𝘃𝘂𝗹𝘇𝗶𝗼, un condottiero milanese legato alla Lega Grigia. La popolazione aspirava all’autonomia: nel 𝟭𝟱𝟰𝟵 a Mendrisio fu firmato un trattato che garantì alla valle un’ampia autonomia. Dal 𝟭𝟴𝟬𝟯 la Val Mesolcina fa parte del 𝗖𝗮𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗚𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶. Un momento di svolta fu la costruzione della 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗮𝗻 𝗕𝗲𝗿𝗻𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗼 (𝟭𝟴𝟭𝟴), seguita dall’apertura del 𝘁𝘂𝗻𝗻𝗲𝗹 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮𝗹𝗲 (𝟭𝟵𝟲𝟳). Entrambe le vie di comunicazione rafforzarono l’importanza della regione come collegamento nord-sud, portando cambiamenti economici, nuove strutture e un’identità aperta e plurilingue. |
Arrivo e mobilità | La Val 𝗠𝗲𝘀𝗼𝗹𝗰𝗶𝗻𝗮 si trova in una posizione strategica lungo 𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗱-𝘀𝘂𝗱 della Svizzera. La regione è facilmente raggiungibile tramite l’autostrada A13 e il servizio di autobus. Che si viaggi in 𝐚𝐮𝐭𝐨, con i 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 o a 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗶, le valli, i paesi e le mete naturali sono ben collegati. Numerosi 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗲𝘀𝗰𝘂𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 e 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗯𝗶𝗰𝗶𝗰𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲 rendono gli spostamenti semplici e flessibili. |
Già ai tempi dei Romani, la Mesolcina era un corridoio di traffico ben sorvegliato. Ma invece di attraversarla frettolosamente, vale la pena fermarsi un attimo, perché si scoprono luoghi avvolti nel mistero.
Iris Kürschner Autrice di guide escursionistiche





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